Opposizione: “Un Consiglio per affrontare la crisi da coronavirusâ€
Consiglio comunale se ci sei batti un colpo! In tempo di coronavirus la massima assise cittadina andrebbe convocata “per registrare l’impatto dell’epidemia sulla popolazione dal punto di vista sanitario, sociale, economico, per analizzare da ogni punto di vista i disagi della cittadinanza, per recepire il lamento di intere categorie di lavoratori, specialmente gli autonomi, oggi i più indifesi, per elaborare difese comunali di mitigazione della crisi e per approntare strategie di rilancio delle attività in ambito urbano e rurale”. Così il documento diffuso dal Coordinamento locale di Direzione Italia, che ha sede in via San Domenico a firma del segretario cittadino Paolo Negro, allo scopo di “chiedere al Sindaco ed al presidente del Consiglio comunale di attivarsi su una situazione divenuta insostenibile, dai costi sociali ed economici di difficile quantificazione ma che incide notevolmente sulla vita dei nostri concittadini, già prima dell’arrivo dell’epidemia segnati amaramente dalle difficoltà economiche, dalla crisi occupazionale, da quel futuro incerto che ora preoccupa in maniera asfissiante”.
La discussione è stata avviata nelle modalità di remoto (whatsapp e computer) del sen. Piero Liuzzi, che ha registrato le opinioni dei soci del coordinamento cittadino di Dit. “Non è tempo di polemiche e divisioni - scrive in un post l’ex parlamentare - perché la comunità chiede piuttosto alla politica locale un segnale forte, un colpo di reni, la certezza che c’è un orizzonte, che questo orizzonte sia segnato da buone volontà e competenze vere in grado di smuovere le acque, anticipare i tempi, altrimenti sarà la fine per molte categorie, quelle del terziario-commercio, della filiera lattiero-casearia, dell’artigianato di servizio, delle attività edilizie e produttive, del turismo e della ristorazione”.
Alla presa di posizione dei soci di Direzione Italia fanno eco anche le dichiarazioni dei consiglieri di minoranza Giandomenico Miccolis, Stanislao Morea, Giuseppe D’Aprile e Antonio Mansueto secondo cui “non si può restare inerti ad aspettare la fine del lockdown”. “Auspichiamo - affermano - che si possa discutere in Consiglio di tutto ciò che questa sciagura sta determinando a Noci e nel territorio della Murgia dei Trulli, anche per sollecitare iniziative idonee per far ripartire l’economia che oggi versa in uno stato di prostrazione spaventoso. Particolarmente ai settori dei mercati e della ristorazione - conclude la nota dei consiglieri di minoranza - chiediamo al sindaco di attivasi per organizzare nelle condizioni di massima sicurezza igienico-sanitaria l’apertura del mercato settimanale, consentito temporaneamente solo agli ambulanti locali allo scopo di ottenere più distanza tra un banco e l’altro; di chiedere alla Regione di autorizzare la vendita per asporto per pizzerie, tavole calde, catering e ristoranti, circostanziando le modalità mediante il distanziamento sociale degli avventori che dovranno essere muniti di mascherina, etc.”.